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LAVELLI
COME EFFETTUARE UNA CORRETTA MANUTENZIONE
Tipologia materiali
Lavello in acciaio inox
Si suddivide in due tipologie: il monostampo, ricavato da un unico foglio e dotato di vasche meno profonde e con l’acciaio più sottile, e quello con vasche saldate, che risulta più profondo e squadrato e quindi più capiente.
Il lavello di acciaio tende a mettere in risalto le macchie d’acqua ed i depositi di calcare che però oggi è possibile asportare grazie a prodotti specifici in commercio. Esiste anche la finitura goffrata o cosiddetta “antigraffio” che presenta sulla superficie disegni geometrici in rilievo tale da rendere i lavelli meno soggetti ai graffi; la loro pulizia tuttavia è più difficoltosa.
Lavello in resina
Composto di resine e cariche minerali polimerizzate in stampo, è inattaccabile dagli agenti chimici e dalle macchie; con il tempo tuttavia può perdere elasticità e rompersi in seguito agli shock termici subiti (esempio acqua fredda – calda). La sua pulizia, che inizialmente è molto semplice, si complica dunque nel tempo, perché sulla superficie si formano dei micrograffi che trattengono lo sporco. Non è facilmente riciclabile.
Per le caratteristiche dei vari materiali con cui si realizzano i differenti lavelli per cucina fare riferimento a quanto riportato per i piani di lavoro.
Uso e manutenzione
Per i lavelli nei diversi materiali (acciaio oppure resine sintetiche quali fragranite, cristalite o ekotek) tenere presente gli accorgimenti validi per i piani di lavoro dello stesso materiale. Sotto il lavello in acciaio non lasciate confezioni o flaconi aperti di detersivi o altri prodotti chimici di composizione acida per evitare ossidazioni e corrosioni dovute alle esalazioni.Tipologia materiali
Lavello in acciaio inox
Si suddivide in due tipologie: il monostampo, ricavato da un unico foglio e dotato di vasche meno profonde e con l’acciaio più sottile, e quello con vasche saldate, che risulta più profondo e squadrato e quindi più capiente.
Il lavello di acciaio tende a mettere in risalto le macchie d’acqua ed i depositi di calcare che però oggi è possibile asportare grazie a prodotti specifici in commercio. Esiste anche la finitura goffrata o cosiddetta “antigraffio” che presenta sulla superficie disegni geometrici in rilievo tale da rendere i lavelli meno soggetti ai graffi; la loro pulizia tuttavia è più difficoltosa.
Lavello in resina
Composto di resine e cariche minerali polimerizzate in stampo, è inattaccabile dagli agenti chimici e dalle macchie; con il tempo tuttavia può perdere elasticità e rompersi in seguito agli shock termici subiti (esempio acqua fredda – calda). La sua pulizia, che inizialmente è molto semplice, si complica dunque nel tempo, perché sulla superficie si formano dei micrograffi che trattengono lo sporco. Non è facilmente riciclabile.
Per le caratteristiche dei vari materiali con cui si realizzano i differenti lavelli per cucina fare riferimento a quanto riportato per i piani di lavoro.
Uso e manutenzione
Per i lavelli nei diversi materiali (acciaio oppure resine sintetiche quali fragranite, cristalite o ekotek) tenere presente gli accorgimenti validi per i piani di lavoro dello stesso materiale. Sotto il lavello in acciaio non lasciate confezioni o flaconi aperti di detersivi o altri prodotti chimici di composizione acida per evitare ossidazioni e corrosioni dovute alle esalazioni.